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sabato 30 aprile 2011

Tamagoyaki!

La tamagoyaki letteralmente sta per "uova grigliate",è servita a colazione (Asa gohan) o nel pranzo preconfezionato tipicamente nipponico(Bento ).
E' un poco una forzatura definirla frittata, perchè è realizzata con un procedimento che la rende unica nel suo genere.  Qualche tempo fa mi avvicinai alla cucina giapponese e da autodidatta con l'aiuto di chi di dovere mi cimentai in onigiri, sashimi, sushi e tamagoyaki;i malcapitati coinquilini che mangiarono all'epoca ne furono entusiasti ( anche se preferii non adoperare pesce crudo ,ma affumicato o sbollentato ).

La cucina giapponese mi ha da sempre incuriosita, dai cartoni dell'infanzia in cui vedevo strani intrugli. Il bello poi è che nell'approcciarsi alla cucina giapponese devi ripartire da zero; dimentica soffritti e ragù, munisciti di stuojette di bambù e alga nori. Sta di fatto che da quando ho imparato la cottura del riso made-in-japan la preferisco alla tradizionale nostra; il riso è più corposo, più sodo, meno ' ospedalizzato'.

Munitevi di una padella rettangolare, anche una teglia da forno antiaderente può fare al caso.

Ingredienti:

  • 3 uova
  • dashi 60cc ( che alla fine sarebbe del brodo; potete usare quello in polvere o in dado sciolto in acqua)
  • 1 cucchiaino di salsa di soia
  • 1,5 cucchiaino di zucchero
  • 2 pizzichi di sale
  • mirin, un sakè dolce per la cucina (che può essere sostituito da semplice sakè)
Mescolate tutti gli ingredienti in una ciotola  con le hashi, aka bacchette, da destra a sinistra 20-25 volte 
(Naturalmente, sto scherzando. Prendete una forchetta : D). Cercate di mescolare bene gli ingredienti e di non creare bolle , quindi quando mescolate cercate di non inglobare troppa aria al composto.
Mettere la padella a scadare sul fuoco e aiutandovi con un tovagliolo di carta ungetela con un poco d' olio.Quando la padella sarà ben calda, abbassate la fiamma e versate un primo strato sottile di composto .Aiutantovi con le dita, facendo attenzione a non bruciarvi sollevate le estremità sul lato minore della teglia e arrotolate su se stesso il composto prima che sia asciugato in superficie. Il principio è che cosi facendo lo strato non asciutto aderisca al successivo creando continuità e compattezza tra gli strati.

Quindi vi ritroverete un salsicciotto arrotolato sull'altro lato della teglia; a questo punto ripetete il procedimento, in senso opposto ritornando quindi  sull'altro lato della teglia. Ripetere l'operazione più volte, ricordando di passare tra uno strato e l'altro un po di carta assorbente imbevuta d'olio.

Una volta terminato il procedimento, disponete su piatto e tagliate a fette. Si può mangiare così, mettendo un po' di salsa di soia oppure può essere usato per fare il sushi.

venerdì 29 aprile 2011

Rosolio alla cannella

Una sera di queste, dopo una ricca abbuffata in stile all-you-can-eat, avevo qualche problemino a ordinare da bere.
Voglio dire, una birra è troppo,il vino pesante.
Un liquore,  può fare al caso.. uhm... ma quale?
E così mi lasciai consigliare dalla barman, una simpatica siciliana, che mi consigliò un rosolio alla cannella. Non avendolo mai assaggiato, ovviamente ero curiosa.  Delizioso; dolce, speziato, profumato. Adesso devo trovare questi fantastici bicchieri da liquore in cui mi fu servito :P.

Ingredienti:
  • Cannella ................................................5 stecche
  • Alcool a 90°.......................................... 500cc
  • Acqua ...................................................500cc
  • Zucchero ...............................................500gr
Bhe, sulle quantita sarà difficile sbagliarsi.Il procedimento è molto semplice, l'unica nota dolente è dovere aspettare un bel po' per poterlo degustare.
Per prima cosa bisogna portare ad ebollizione l'acqua con le stecche di cannella fino a che il liquido diventi la metà. Spegnere il fuoco, sciogliervi lo zucchero. Far raffreddare molto bene.
Quando l'alcool e lo sciroppo saranno ben freddi miscelare, filtrare e imbottigliare, usando per filtrare semplice cotone idrofilo e per imbottigliare, bottiglie a chiusura ermetica.
Il tempo l'affina e lo fa diventare limpido. Quindi, aspettare qualche mese!

Le Wedding Cake di Will e Kate

Di certo c'è ben poco, i reali inglesi sempre molto discreti lasciano trapelare poco notizie ma a quanto pare...

Sembra accertata la voce secondo cui ci sarà cibo a km0,ovvero coltivato localmente in modo sostenibile per abbattere le emissioni di CO2 , i fiori saranno di stagione e la torta preparata con ingredienti biologici. Tutto ciò è merito di Carlo, molto impegnato nella tutela dell’ambiente. William e Kate rompono con la tradizione in occasione del loro matrimonio preparando un pranzo a buffet. Gli chef non hanno lasciato trapelare nulla, affermando solamente che sarà un banchetto tipicamente british, anche se a buffet, ma alcune fonti vicine alla casa reale suggeriscono i seguenti piatti: salmone affumicato e roast beef,  bistecche al whisky, agnello in salsa alla menta e un budino di banana.




    • Secondo fonti ufficiali, ci saranno due torte: Kate ha optato per una tradizionale torta gelato alla frutta a più piani, con decorazioni come lo stemma reale della coppia e fiori che rappresentano le nazioni che fanno parte del Regno Unito. Infatti la torta nuziale  realizzata dalla cake designer, Fiona Cairns,vantava un'altezza regale di otto piani decorata da 1000 fiori di pasta di zucchero, tra cui rosa bianca, trifoglio, cardo e narciso, simboli  dell'Inghilterra, dell'Irlanda, della Scozia e del Galles. 





    Invece William ha scelto una torta al cioccolato con biscotto, la sua preferita sin da bambino, su ricetta segreta della famiglia reale.

    Curiosità: Gli stessi fiori sono stati ripresi come tema nel vestito nunziale confezionato dalla Burton e nel buchè della sposa.

    Auguri agli sposi!!!
    n__________n

    domenica 17 aprile 2011

    Pancake alla Banana

    Le banane sono il frutto ideale per chi, annoiato cronico, non mangia frutta per il fatto che il pulire, tagliare, sbucciare, sarebbe motivo di uno sforzo sovraumano. E di gente così, assicuro che ce n'è.
    Unico l'inconveniente di questo frutto cosi comodo è che dopo qualche giorno annerisca.
    E allora che si fa se ci troviamo qualche banana matura in frigo?
    Pancakes!

                  Ingredienti:

    • 100g Farina
    • 250ml latte
    • 2 Uova
    • 2 banane
    • 2 cucchiai di zucchero
    • 2 cucchiai di burro fuso o olio ext.
    • 1 pizzico di sale
    • 1 cucchiaino di lievito per dolci
    • Farina di cocco




    Il procedimento è lo stesso dei normali american pancake ( devo specificare che sono americani giacchè ho scoperto che per gli inglesi i pancake non sono affatto cosi, ovvero sono molto piu simili a delle crepes); bisogna schiacciare le banane con una forchetta,ed unirle ai tuorli montati con lo zucchero unendovi il latte e il burro.Incorporate la farina, il lievito e il pizzico di sale poco a poco, e infine gli albumi montati a neve per ottenere un composto liscio e cremoso. Prendete quindi una padella antiaderente, a fuco vivo versate il composto, aspettate che si dori da un lato e  spolverate l'altro con abbondante farina di cocco e zucchero, quando l'andrete a girare lo zucchero scioglierà dando una caramellatura al cocco.
    Il consiglio è quello di guarnirle con nutella calda o yogurt al cocco.
    Bon appetì :)

    consiglio- quando fate i pancake diffidate sempre dalle ricette che hanno uno stesso quantitativo di latte e farina:  deve esserci sempre meno farina!!!

    sabato 16 aprile 2011

    Pane profumato alle erbe e alle olive

    Un tedioso sabato pomeriggio da rimasugli di farine nacque il mio pane alle olive.
    Che poi, da quando ho imparato a fare il pane in casa, devo ammettere che comprarlo fuori mi scoccia  : P

    Allora gli ingredienti sono:
    -200farina manitoba
    -350farina di grano duro
    -1bustina di lievito di birra secco ( va bene anche il cubetto da 25gr)
    -3 pizzichi di sale
    -1 cucchiaio di zucchero
    -200ml di acqua
    -100ml di latte
    -olio di oliva


    Per il condimento: olive a fette, olio d'oliva, salvia, rosmarino, origano, foglie di basilico fresco, aglio secco, sale&pepe. Per prima cosa ho sciolto il lievito in acqua con un cucchiaio di zucchero; poi ho creato la fontanella e in essa con la mano sinistra versavo a filo un po' d'olio e con la destra versavo l'acqua e il lievito.
    Poi ho cominciato ad amalgamare tutto, ho fatto la pallina e l'ho messa a riposare per mezzora coperta da un canovaccio. Nel frattempo ho creato una specie di intingolo con salvia, origano, basilico fresco, aglio secco in polvere, rosmarino, olive affettate e denocciolate e olio d'oliva. Ho ripreso la pasta e ne ho staccato un pezzo ,l'ho aperto e ho spalmato l'intingolo. L'ho richiuso e l'ho rimescolato spingendo con i pollici , cercando di non perdere pezzi. Una volta resa omogenea la distribuzione delle spezie, ho preso un altro pezzo di pasta e ci ho avvolto il panetto insaporito. A questo punto mettete su una teglia coperta da carta forno e lasciate riposare per tre ore in forno chiuso. Quando sarà passato questo tempo, accendere il forno. Io questa volta volevo provare a non ritoccare il panetto dato che di solito collassa, quindi ho infornato così come era cresciuto il panetto.Cuocere a 180 per i primi 10min, poi innalzare la temperatura a 220. Dovrebbe essere cotto in 20minuti.
    .
    Un'Idea...
    Un possibile utilizzo può essere dividere in due, bruschettarla, e condirla con una bella insalata di pomodorini per avere delle gustose bruschette profumate!

    sabato 9 aprile 2011

    If life gives you lemons.... Make Lemon curd!


      La Lemon Curd:
    •  80gr di burro
    • 100gr di zucchero
    • 3 limoni di media grandezza
    • 3 uova
    In un pentolino sciogliere il burro a fuoco basso con la scorza grattugiata di un limone. Fate attenzione a grattare solo la parte gialla del limone Nel frattempo, sbattere le uova e spremere i limoni. Mentre schiuma il burro, unire lo zucchero e scioglierlo. Versare a filo il succo e aggiungere le uova sbattute mescolando energicamente fino ad addensamento della crema. La cosa importante nella cottura è mantenere il fuoco sempre dolce, in modo che non bollisca mai. La cottura dovrebbe essere di una mezzoretta, ma se si protae a lungo potete aggiungereun cucchiaino di maizena o di amido per aiutare l’addensamento. Versare il lemon curd caldo in uno o due barattoli di vetro, volendo con un colino per eliminare porosità, chiudere, lasciar rafreddare e poi conservare in frigorifero almeno una notte prima di utilizzarla.

    giovedì 7 aprile 2011

    Pasta all'uovo fatta in casa

    E come succede tutte le volte,
    vengo a sapere di una fiera interessante solo quando si è appena conclusa. Vedi quella della pasta,appunto. Poco male; vediamo come recuperare. La preparazione tradizionale prevede l’utilizzo di un uovo ogni 100 grammi di farina. E' rilevante ai fini di una buona riuscita usare uova fresche e tenute a temperatura ambiente.La farina consigliabile è quella di tipo 00, mentre per quanto riguarda olio e acqua possono essere aggiunti eventualmente in piccole dosi qualora necessario. Alcuni preferiscono non salare l'impasto,ma aggiungere il sale solo in cottura.

    1. Formiamo la classica fontanella di farina.
    2. All'interno poniamo le uova e con le dita incorporiamo farina dai bordi. 
    3. Ripiegare la pasta ed incorporare energicamente la restante farina usando entrambe le mani.Tirare l'impasto col palmo della mano, ripiegarlo e girarlo
    4. Formare con l'impasto liscio e compatto una palla ed avvolgerla in un foglio di pellicola trasparente. Lasciarla riposare al fresco per circa 1 ora .
    5. Stendere l'impasto sul piano di lavoro e spianarlo uniformemente in tutti e due i sensi. Spolverizzare con la farina affinchè l'impasto non appiccichi.
    6. Piegare l'impasto in modo da formare una striscia a tre strati. Per le pappardelle e le lasagnette ritagliare a strisce di 1.5 a 2 cm di larghezza e aprirle subito per evitare che si incollino 

    Approposito di Pasta...
    La cottura della pasta è un processo basato sull'osmosi, ovvero il passaggio di molecole di acqua da una soluzione in cui è più concentrata a una dove lo è meno, nel nostro caso all'amido della pasta facendone aumentare il volume. L'alta temperatura raggiunta col bollore e l'abbondanza di acqua facilitano questo processo;la bollitura infatti fa sì che la pasta si muova continuamente e, di conseguenza,aumentando l'energia cinetica è statisticamente molte più volte colpita dalle molecole d'acqua, mentre l'alta temperatura consente all'acqua di penetrare fino al centro della pasta, rendendo omogenea la cottura. Difatti una pasta al dente è una pasta cotta uniformemente, e spesso  la si confonde con una pasta cruda al centro. 

    • Il sale ha un effetto non trascurabile sulla temperatura di ebollizione dell'acqua,in particolare fa innalzare la temperatura di ebollizione per innalzamento ebullioscopico che rapportato alle quantità usate in cucina di acqua e sale sarà di qualche grado (per 1 litro di acqua e 58 grammi di sale  si ottiene un innalzamento di circa 0,5°C). Conclusione: il sale ha lo stesso effetto sulla temperatura di ebollizione sia che si aggiunga prima, sia che si aggiunga dopo. Quindi, l'abitudine di aggiungere il sale quando l'acqua sta già bollendo, non ha molto senso; io preferisco metterla prima.
    • l'acqua per la cottura dovrebbe essere di 1litro per ogni 100 gr di pasta.
    • la pentola deve essere ben alta mentre per quanto riguarda il coperchio va messo prima dell'ebollizione, per agevolare il raggiungimento della stessa, ma va tolto dopo , giacchè dobbiamo agevolmente aver modo di controllare e rimestare la pasta per evitare che si attacchi.
    Al di là dei  principi di termodinamica ,l'unica legge che fa testo è una sola: quando si svuota un pacco di farina su un tavolo,è statisticamente sicuro che qualcosa di bello stia per accadere. Quindi, state a guardare grado più grado meno? ma pensate alla salute! Bon Appetit