Visualizzazioni totali

Visualizzazione post con etichetta dolci fritti. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta dolci fritti. Mostra tutti i post

sabato 31 agosto 2013

Graffe

Farina 700gr
Patate 500gr
Burro 100gr
Uova 4
Sale 20 gr
Lievito di birra 50gr
Latte una tazzina da caffè
Olio per friggere



Bollite le patate e una volta cotte e freddate, passatele allo schiacciapatate . Mischiare con la farina le patate, a parte sciogliere il lievito nella tazzina dell acqua tiepida. Unire quindi in una larga ciotola tutti gli ingredienti formando un impasto omogeneo e liscio, che non si attacchi alle mani. Formare dei salsicciotti dello spessore di un dito e lunghi una 15ina di cm , unite le due estremità a formare una ciambella e lasciate lievitare in luogo caldo ed ascitto per almeno due ore; friggere poi in olio giá caldo fino a farle imbrunire. Appena tolte dall olio, rotolarle nello zucchero semolato.

martedì 17 maggio 2011

Doughnuts Vaniglia&Cioccolato

  • 1 uovo
  • 220 ml di latte prz scremato
  • 50 g di zucchero semolato
  • 250 manitoba
  • 170 farina 00
  • 7g di lievito di birra disidratato
  • 60 g di burro a temperatura ambiente
  • 1 pizzico di sale
    Sciogliere il lievito nel latte tiepido contenente un cucchiaino di zucchero, e lasciate che si formi della schiuma in superficie.Mescolate bene con lo sbattitore elettrico l’uovo , lo zucchero, il latte, l’estratto di vaniglia e il sale. Aggiungere circa 2/3 della farina assieme al lievito, impastare a bassa velocità fino a quando l’impasto non risulterà omogeneo. Montare il burro precedentemente tagliato a cubetti fino a quando l’impasto non l' avrà assorbito. Aggiungere la farina fino ad ottenere un impasto lucido ed elastico, morbido ma non eccessivamente appiccicoso. Versare l’impasto sulla spianatoia leggermente infarinata e lavorarlo brevemente a mano, fino a quando non si attaccherà più alle mani. Trasferire l’impasto in un recipiente , coprire con uno strofinaccio umido e lasciar lievitare in un luogo tiepido fino al raddoppiamento del volume, per circa un ora.
    Un po come per i bagel, ci sono diversi modi per ricavare la forma delle ciambelle; o si procede manualmente, oppure ci si può aiutare con due piccoli tagliapasta facendo un foro piccolo di 2.5-3cm e uno piu' grande di 7.5-8cm (se lasciate i bottoni centrali della ciambella, quelli che avrete tolto per fare il buco e li friggete, otterrete i donut holes). Una volta fatte le ciambelline, adagiatele sulle teglie rivestite di carta forno mantenendole larghe. Mettete in forno chiuso e spento e lasciar lievitare fino a quando il volume delle ciambelline non sarà raddoppiato. Intanto scaldare sul fuoco l’olio di semi in una padella .
    Quando sarà ben caldo ma non bollente, gettare le ciambelline lievitate e cuocerle fino a doratura: per friggerli nel modo corretto, immergete uno stuzzicadenti nell’olio, e non appena vedrete comparire delle bollicine tutte intorno ad esso, immergete i doughnuts nell’olio, moderando la fiamma e cercando di mantenere la temperatura costante. Scolarle su carta assorbente.
    Quando saranno ben fredde, con una siringa da pasticcere facciamo quattro buchini sulla circonferenza superiore della ciambella e inseriamo un po di crema in profondità, cercando di tenere pulita la superficie da questa.  Suggerisco due creme, ma nutella e pannamontata/latte condensato possono essere una valida alternativa per i puù frettolosi.
    Crema alla vaniglia
    • 100 g di panna
    • 150 g di latte intero fresco
    • 1 baccello di vaniglia ( o estratto)
    • 50 g di zucchero semolato
    • 1cucchiaino di maizena
    Versare il latte, la panna, lo zucchero, i semi ricavati dal baccello di vaniglia e il baccello stesso in un pentolino, portare il tutto a bollore e togliere dal fuoco. Prelevare due o tre cucchiai di liquido caldo e versarli sulla maizena precedentemente setacciata in un piccolo recipiente, mescolare bene in modo da ottenere una cremina e versarla, mescolando, nel latte caldo dopo aver provveduto ad eliminare il baccello di vaniglia. Rimettere su fuoco dolce e riportare a bollore continuando a mescolare con cura, lasciar bollire da 3 a 5 minuti o fino a quando la crema risulterà addensata. Lascar intiepidire mescolando di tanto in tanto e coprire con la pellicola a contatto, in modo da prevenire la formazione della pellicina. Mettere in frigo.

    Crema al cioccolato
    • 3 cucchiai di cacao in polvere amaro
    • 100 g di zucchero
    • 3 cucchiai rasi di amido di mais
    • 1 pizzico di sale
    • 600ml di latte
    • 120g di panna da montar
    • 60g di cioccolato fondente (66-70%)
    • 1 cucchiaino di rhum
    In una grande pentola aggiungere cacao, zucchero, amido di mais e il sale. Mescolare con una frusta di circa poi aggiungere gradualmente il latte continuando a sbattere per diluire e sciogliere le polveri senza formare grumi.  Aggiungere la panna frustata a mano. La scelta di latte e panna dipende dalle vostre preferenze o le restrizioni: per un dessert leggero, optare per il latte parzialmente scremato. Per dessert, senza latticini, scegliere un latte di soia. Posizionare la casseruola a fuoco medio-alto, mescolando sempre, portare ad ebollizione quandovedete la comparsa di piccole bolle, abbassare la fiamma e fate cuocere a fuoco basso, continuando a sbattere per 1 minuto o fino a quando sarà addensato. A fuoco spento, aggiungete il cioccolato spezzettato o tritato e mescolate delicatamente fino a quando completamente sciolto. Immediatamente distribuire la crema al cioccolato in stampini e coprire la superficie direttamente a contatto con l'involucro di plastica (questa precauzione impedisce la formazione di una pelle spessa sulla superficie). Mettete in frigorifero e lasciate insieme circa 4 ore. Questi budini si manterranno perfettamente per diversi giorni coperto con pellicola trasparente. Servire liscio o con un ciuffo piccola di panna montata.

    Glassa
    Una volta portata a termine l'operazione di farcitura, procederemo alla glassatura. Potete ovviamente aggiungere un pizzico di colorante alla glassa bianca per ottenere d. colorate, o anche terminare con codette e diavolini colorati. Sciogliamo al microonde in due ciotoline diverse:
    • cioccolato bianco + vaniglia + una noce di burro
    • cioccolato fondente + un pizzico di cannella + una noce di burro.
      Quindi mantenendo la ciambella con le dita, poggiate la superficie bucata in cui avete infilato la crema ( per questo vi dicevo di fare attenzione a non lasciare traccia di crema, altrimenti sporchereste la glassa).

      Il procedimento vi sembra troppo lungo e non avete voglia di aspettare? allora seguita la ricetta di Olaf, il cuoco svedese!

        mercoledì 23 marzo 2011

        Struffoli

        Il miele.
        Fa intravedere la possibile origine del dolce; si sa, i Napoletani sanno fare il babbà ma l'hanno preso dai Polacchi. E così in effetti gli struffoli pure sono stati importati dalla Grecia.
        Difatti è tipico l'uso del miele nei dolci della Grecia e della Turchia.
        La struttura di base è fondamentalmente la stessa, magari qualcuno preferisce non mettere l'arancia candita o usa un bicchierino di limoncello nell'impasto ( quando l'ho messo io mia mamma mi ha sgridato perchè essendo un dolce che va fritto , l'alcol potrebbe fare schizzare l'olio e rischiate di farvi male).
        Un po come le polpette: di base c'è macinato e mollica di pane, poi ognuno le personalizza a modo proprio e non trovereste mai due polpette uguali in due case diverse . Ma entrambre , probabilmente, saranno ottime :)
        Come ogni buon piatto napoletano della tradizione, la componente dello strutto non poteva mancare; anzi, anticamente gli struffoli venivano fritti nello strutto di maiale, che nelle famiglie agiate veniva ucciso proprio nel periodo natalizio. Difatti sono tipicamente un dolce natalizio, ma anche diffusamente si trovano nel periodo di carnevale.

        La ricetta prevede pochi semplici ingredienti:
        • Farina 500 gr 
        • Uova 4
        • zucchero 2 cucchiai 
        • burro 80 gr oppure strutto 25 gr.
        • 1 bicchierino di limoncello o rum,
        • Scorza limone grattuggiata
        • Sale un pizzico
        • olio per friggere
        • Miele 400 gr
        • confettini colorati  e confettini alla cannella
        • frutta candita


        Definiamo la natura dello struffolo: deve essere piccolo e croccante, ricoperto di abbindante miele.
        Per la croccantezza, non va messo il lievito che oltre a gonfiarlo lo rende molle. Per la piccolezza, questa è fondamentale perchè manterrà la giusta proporzione tra  superficie esterna e miele.

        Disponete la farina a fontana sul piano di lavoro con uova, burro, zucchero, la scorza grattugiata di mezzo limone, un pò di sale. Dategli la forma di una palla e fatelo riposare mezz'ora. Dividetela in pallottole grandi come arance, da cui ricavare, tanti bastoncelli spessi un dito; tagliateli a tocchettini piccolissimi che disporrete  su un telo infarinato.
        Al momento di friggerli, fate bene attenzione prima di friggerli a eliminare la farina in eccesso.
        Mettere sul fuoco l'olio abbondante, e lasciarlo scaldare; fare poi la prova con una pallina di pasta. Se sfrigge subito, l'olio è ben caldo. Quindi cominciare a friggerli pochi alla volta e per poco tempo: prelevateli appena li vedete ingiallirsi ,ma attenzione a non farli indorire troppo!Con una schiumarola sgocciolateli e depositateli ad asciugare su carta assorbente da cucina.


        Una volta che tutti saranno stati fritti, procediamo a preparare il miele; mia mamma usava fare una parte di zucchero per due di miele. Per cui metteva su fuoco lo zucchero e lo lasciava sciogliere bene in un po d'acqua; poi aggiungeva il miele, e quando cominciava a schiumare buttava dentro gli struffoli, li girava per bene e li disponeva sul piatto da portata. Velocemente, allora, prima che lo zucchero rapprenda versare codette, canditi e confetti. Il rischio qui è che si sbagliano le parti, potrebbe succedere che lo zucchero caramelli troppo, ovvero che una volta freddi gli struffoli saranno durissimi. Quindi se non volete arrischiarvi, usate solo il miele.Il meccanismo è lo stesso; in un pentolone fatelo schiumare, e buttate dentro gli struffoli.
        E ditemi se non sono una cosa paradisiaca: ma attenzione. Uno tira l'altro!

        sabato 19 marzo 2011

        ...‘E canuscite ‘e zeppule?

        ‘E canuscite ‘e zeppule?
        Si pruvenite ‘a Napule
        ‘a cosa è assaje  probabile.
        P’e fà  nunn’è difficile:
        acqua e farina, impastale,
        e po’ miettele a frijere
        pe dint’all’uoglio cavere.

        Quante zeppole conoscete voi? 
        Di solito vengono usati in modo interscambiabile, ma non è così; ci sono delle differenze nel tipo di impasto, negli ingredienti e nella forma. Ecco le più note:

        1. La zeppola classica: la più antica a forma di ciambellina fritta nell’olio caldo (ma non bollente), quindi asciugata e spolverata. Prima si usava il miele e lo strutto al posto di zucchero e olio.
        2. La Graffa: Si differenzia per il tipo di impasto che prevede anche le patate per una maggiore morbidezza.  
        3. La zeppola di San Giuseppe Si usa tutt’altra pasta,ovvero quella degli choux (a Napoli “sciù”) che però vengono cotti al forno: quella vera però rimane la variante fritta.  
        4. La zeppola pastacrisciuta è una zeppola salata che differisce anche nella forma, una pallina .Si ottiene prendendo un pizzico di “pasta lievitata cioè cresciuta” gettato nell’olio bollente.
        Le zeppole di San Giuseppe sono un dolce tipico della tradiziona napoletana per festeggiare la festa del papà, che cade il 19marzo come sapete. Nasce come dolce conventuale: secondo alcuni nel convento di S.Gregorio Armeno, secondo altri in quello di Santa Patrizia. Ma c’è anche chi ne attribuisce “l’invenzione” alle monache della Croce di Lucca, o a quelle dello Splendore.

        Ingredienti per 6/8 persone:
        -confettura di amarene o amarene sciroppate
        -Olio per friggere

        Per la pasta:
        -6 uova
        -300 gr. di farina
        -50 gr. di burro
        -1/2 litro di acqua
        -zucchero a velo


        Per la crema pasticcera:
        -50 cl. di latte
        -2 uova
        -100 gr. di zucchero
        -80 gr. di farina
        -1 limone





         Dal sito www.zeppola.it

        preparazione pasta:
        1 - Versare in una pentola l'acqua con il burro e il pizzico di sale, accendete il fuoco a fiamma media, quando l'acqua comincerà a fare le prima bollicine, ma non a bollire, versatevi la farina setacciata tutta insieme e mescolare energicamente per 10 minuti con la frusta fino a quando il composto non si staccherà dai bordi della pentola.
        2 - Spegnere il fuoco e aggiungere le 6 uova, uno alla volta sempre girando con forza ed eventualmente con una frusta elettrica finchè si sarà amalgamato tutto il composto. Lasciar riposare per 20-25 minuti.
        Preparate ora la crema pasticcera:
        1 - lavorate in un recipiente lo zucchero con i tuorli di 2 uova fino a ottenere un composto bianco e spumoso. Aggiungere la farina setacciandola con un colino per non formare grumi, il latte e due pezzetti di buccia di limone.
        2 - porre il recipiente su fuoco a fiamma media e addensare la crema senza far bollire, mescolando continuamente con un cucchiaio di legno. Togliere le bucce di limone e lasciar raffreddare.
        Procedete alla frittura delle zeppole:
        1- riempite di olio per friggere una casseruola dai bordi alti, in quanto le zeppole devono essere immerse completamente nell'olio altrimenti non si gonfiano. Mettete la casseruola sul fuoco a fiamma media.
        2 - riempite di pasta una siringa da pasticcere con la bocca larga e premete il composto in un piattino da caffè unto di olio, dandogli la forma di una ciambella.
        3 - lasciar scivolare una zeppola alla volta nell'olio ben caldo, ma non fumante e cuocerla fino a quando si gonfierà. Alzare leggermente la fiamma per farla colorire, toglierla senza perforarla e appoggiarla su una carta assorbente.
        4 - procedere alla cottura di un'altra zeppola e assicurarsi ogni volta che l'olio non sia troppo bollente.
        5 - quando le zeppole si saranno raffreddate, cospargetele di zucchero a velo, porre nel mezzo poca crema e mezzo cucchiaino di confettura di amarene o di amarene sciroppate e servire.


        mercoledì 16 febbraio 2011

        Pancakes for breakfast!

        Avevo voglia di pancakes ancor prima di averli mai assaggiati.
        Ricordo che da piccola nei telefilm americani erano una costante: una mamma calma e serafica alle 7 e 30 di mattina , che come minimo s'era svegliata un'ora prima per preparare tutto, gridava al figlio:" ci sono le fritelle!". Allora il protagonista del telefilm ruzzolava giù dalle scale di tutta fretta e sgusciava via dalla porta con un" non posso, sono in ritardo!" mentre la poveretta rimaneva lì impalata, forchettone in mano. E io ho semrpe pensato tra me e me...  Ma sarai un coglione?  Ma cosa te ne frega di arrivare tardi a scuola quando hai un piatto di frittelle fumanti grondanti di burro e sciroppo d'acero. 

         Ingredienti


        • 2uova
        • 150ml di latte
        • 120gr d farina
        • 1cucchiaino di lievito
        • 2cucchiai di zucchero
        • 20g d burro fuso per la padella
        • 1 pizzico di sale




        Dividete i tuorli dall'albume e montate questi ulltmi; nel frattempo montate i tuorli con lo  zucchero, quindi aggiungete il burro e il latte a filo. Incorporate la farina poco a poco, fino ad ottenere un composto liscio e cremoso. Con un cucchiaio di legno unirvi l'albume dal basso verso l alto. Infine, il lievito e il pizzico di sale.Prendete quindi una padella antiaderente, a fuco vivo versate il composto, aspettate che si dori e giratela in modo da cuocere entrambi i lati. Una volta pronto/i, innaffiateli con sciroppo d'acero e gustateli caldi!

        domenica 30 gennaio 2011

        Astarpungar : le palle del nemico

        Gli ástarpungar sono una specie di frittelle dolci di origine Islandese, che dicono essere molto buone. Sono simpaticamente  legati ad una leggenda:si narra di un marito che per punire i tradimenti della moglie,un giorno le cucinò i testicoli del suo amante (da cui il nome di "palle degli amanti"). Eccovi la ricetta.
        Ingredienti:
        • 4 bicchieri di farina bianca;
        • 1 bicchiere di zucchero;
        • 4 cucchiai da tè di lievito;
        • 2 uova;
        • 1 bicchiere e mezzo di latte;
        • uva sultanina a piacere;
        • essenza di vaniglia;
        • zucchero a velo;
        • olio per friggere
        In una ciotola mettete la farina, lo zucchero, il lievito e l'uva sultanina, quindi aggiungete le uova, versate il latte un poco alla volta e infine insaporite con l'essenza di vaniglia. Dopo aver lavorato bene l'impasto, ricavate delle palline utilizzando due cucchiai da tè. Friggete in olio d'arachidi ben caldo, finchè le frittelle non assumono un bel colorito dorato. Terminata la frittura, disponetele su carta da cucina assorbente.  Possono essere servite ancora calde o fredde e cosparse a piacere di zucchero a velo.

        http://www.maisazi.com/2009/03/una-ricetta-islandese-astarpungar.php