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giovedì 28 giugno 2012

Cinnamon Rolls

 Continuiamo oggi il nostro nordico viaggio alla ricerca di nuovi ed esotici dolci da scoprire, come i Cinnamon rolls. In verità il dolce è diffuso un pò ovunque, dal Nord America al Nord Europa. E qui in particolare la Svezia presumibilmente gli da i natali ; il giorno 4 ottobre di ogni anno viene festeggiato il kanelbulle , letteralmente "Rotolo alla canella". 

 Si tratta di un foglio di impasto lievitato su cui è cosparsa una miscela di cannella e zucchero su un sottile strato di burro ( o uvetta , ed in tal caso ricorda il francese pan au raisins) . L'impasto viene poi arrotolato, tagliato in porzioni , e cotto al forno.

In Nord America,si usa di solito guarnirli con la glassa di zucchero a velo ,mentre nel nord Europa viene usata la granella di zucchero .
Una torta può esser fatta cuocendo in modo ravvicinato le rotelle anzcchè separatamente: è la finlandese Boston cake che ricorda la nostra torta di rose. Badate bene, per i Finlandesi! Gli americani hanno un'altra idea di Boston cake.


Ingredienti:

  • 150gr latte a temperatura amb.
  • 2uova
  • 100gr zucchero
  • 100gr burro morbido
  • 400gr farina
  • 150g manitoba
  • 20gr lievito di birra
  • buccia gratt. limone
stemperate il lievito in 50gr di latte tiepido. Sbattete le uova da un lato, dall altro setacciate insieme le diverse farine e lo zucchero, la scorza grattata, spezzettandovi dentro il burro morbido e incorporandolo con le mani.Unite quindi il lievito, le uova battute e la rimanenza di latte.Amalgamate tutto con le mani, formate una palla e copritela, mettendola a lievitare per due ore e mezza in un recipiente grande abbastanza da permetterne la crescita.
A questo punto stendete un rettangolo, spennellate còn burro fuso cannella e zucchero; arrotolate lungo il lato maggiore e tagliate rondelle larghe almeno 3cm (l'uso di un buon coltello è di vitale importanza se non volete fare la fine di paperino coi waffels).
Disponete via via le rotelline su teglie coperte da carta forno aiutandovi con le mani a darle forma tonda. Lasciate lievitare per un'altra mezzora,infine infornate a 180 c° per un 15min.
Scegliete voi se guarnirle con glassa dopo cottura, oppure proma d infornarle spennellare con uovo e zucchero.

mercoledì 27 giugno 2012

Permettete un pensiero poetico... Runebergintorttu!

<< Quando ti vedo così, o sorgente
penso alla mia anima:
a quanti cieli dorati
ha dovuto dire addio,

a quanti cieli pesanti e tristi
hanno gettato su di te una notte fonda,
e sono venuti all’improvviso,
ma se ne sono andati così lentamente.

E anche se lo so bene
come se ne siano venuti o andati,
so che sono solo stati cieli vuoti
che si riflettevano nella mia anima.>>
 

Essì, devo concederglielo: Runeberg mi sta proprio simpatico.
E sarà il richiamo alle umanae litterae,sarà che è un chiaro uomo d'amore che si appassionò alla natura e alla vita semplice  e di questa cominciò a raccontare quando a causa delle circostanze si ritrovò in ristrettezze economiche. Sarà che a me gli uomini d'Amore sono sempre stati più simpatici rispetto a quelli di Libertà. Chissà poi se uno ci nasce o ci diventa; in tal caso ,dovendo educare un figlio ,proverei a tirarlo su come uomo di Libertà senza ombra di dubbio: albero a natale , doccia , e a letto senza cena così ti tiro su bello smagro e col le mani filiformi.   Perchè, diciamoci la verità: oggi come oggi ,l'uomo d'Amore è anacronistico ed è destinato a soffrire  schiacciato dall'enorme vuoto culturale e sociale in cui viviamo, che non sa pù allevare le persone a pane e amore.
De crescenzo diceva: " Se incontrate un uomo pieni di dubbi, state sicuri che quella è una brava persona; ma se incontrate quelli sicuri, con la fede incrollabile fate attenzione perchè ogni fede è violenza". Mai definizione fu più vera. Gli uomini di Libertà sono quelli che si laureano in tempo, sono quelli che decidono a che età incontreranno la persona giusta e la incontrano, sono quelli che sanno come e dove arrivare. Gli uomini d'amore sono quelli che forse non si laureeranno mai, sn quelli che s'innamorano quando s'innamorano, sono quelli che prima di dare una colpa ad un'altra persona se ne chiamano prima cento a se.

L'uomo di Libertà è quello che vuole tutto e se lo prende, quello d'Amore  quello che da tutto senza  rumore...


Il runebergintorttu è un dolcetto della tradizione Finlandese fatto con mandorle e decorato con glassa e marmellata di lamponi. Il nome deriva dal poeta omonimo al quale sarebbe piaciuto mangiare il pasticcino accompagnato dal liquore punsch.
  •  150 g di burro
  •  2 dl di mandorle in farina
  •  2 dl pangrattato
  •  1 dl di farina di frumento
  •  1 cucchiaio di semi di lino
  •  1 dl di acqua
  •  2 cucchiaini di lievito in polvere
  •  Punsch rum   (circa 1 dl)
  • 1 dl zucchero
 Riscaldare l'acqua e lasciare i semi di lino immergersi in essa. Montare  il burro e lo zucchero insieme in modo da formare un impasto soffice.Aggiungere le uova,una alla volta, la farina, il lievito. Cospargere di pangrattato e di olio gli stampini, e tazzine da caffè andrebbero bene lo stessosenza riempirle troppo perchè atrimenti in cottura strabordano. Metterle in forno a 175 ° C per circa mezz'ora.Lasciate raffreddare le torte. Inumidire con rhum su un lato e sull'altro  aggiungere  marmellata di lamponi con un cucchiaino e versare tuttintorno la glassa. Attendere alcune ore prima di lanciare fuori delle scatole. Aggiungere più rum sull'altra estremità e decorare, se lo si desidera.

    martedì 5 giugno 2012

    A Canterbury Cake

    Ormai chi mi conosce sa della mia passione per i dolci, vuoi decorati vuoi impiastricciati, ma pochi hanno avuto l'occasione di assaggiarne uno e allorche' sopraggiunga una nuova le aspettative sono alte. E non potevo tornare in patria senza fare assaggiare una fetta delle mie tanto decantate torte agli amici iucchei.La torta che ho preparato non e' propriamente una cake come si legge dal post, bensi' una Pie. Fonti Americane autorevoli mi hanno rimproverato per questa svista ed e' giusto sottolinearlo, ma mantengo il titolo solo per creare una assonanza sonora con i Tales :P E che fare se ci si trova al di la' della manica e si hanno solo cucchiai e cucchiaini per misurare? Si rinnega il sistema di misurazione anglosassone , e si ricorre al  piu'  tradizionale e inaffondabile dogma che ci ha insegnato mamma': si va ad catzum, ehm..ad occhio!
    Non avendo pero' a disposizione la mia cucina e i miei fornelli, mi son detta di fare qualcosa di semplice e di maneggevole
    ---> In origine era una crostata di marmellata.
    Ma poi camminando tra gli scaffali del tesco trovi mirtilli freschi,fragole e lamponi a 60 cent: che fai, non li prendi?! Allora l'originario progetto muto': e chi conosce sa quanto questo sia tipicamente mio, partire da un fatto piu' semplice e arrivare a sfiorare la follia.
    ---> E alla fine fu una tart con uno strato di  marmellata e uno di crema pasticcera coperta da frutti freschi e glassa al vino rosso per lucidare.

    A) Preparazione  frolla :

    -300/350 gr di farina
    -150 di burro
    -150 di zucchero
    -1 uovo
    -1pizzico di sale
    -1 pizzico di baking soda

    Ho spezzettato e mischiato il burro nella farina, aiutandomi a sbriciolarla con le dita, ho aggiunto sale e baking, poi zucchero e uovo: in questi casi molto dipende dall'umidita' dell'aria quindi potreste aver bisogno di piu' o meno farina. Andando ad occhio ( o anche ad catzum*) , quando l' impasto e' poroso io aggiungo un altro poco di farina finche' non mi diventa bello liscio. Pellicola, e almeno un' ora o due in frigo a riposare: nel mio caso il frigo era rotto, e ho sfiorato la tragedia perche' mettendola in forno il burro si scioglieva.

    A questo punto prendete una tortiera da 24 cm e intortate la frolla; io avevo due residui di marmellata , rispettivamente di blueberry e strawberry a meta', le ho unite e il risultato era ottimo: quindi dovendo consigliare dire di comprare un vasetto ai frutti di bosco, non troppo dolce come solo la fragola e non troppo acido come solo i mirtilli ma una buona via di mezzo. Ho infornato con cottura sopra-sotto a 150*C per una 20-30ina di minuti ( quando cominci ad catzum, poi vai a braccetto e non riesci a fermati!) lasciandola ben dorare sul contorno;
    B) Preparazione crema pasticcera:
    -3 tuorli
    -3cucchiai di zucchero
    -2rasi di farina
    -250gr di latte

    Per la pasticcera ho sbattuto i turli con lo zucchero a mo di zabbaione, poi ho messo sul fuoco la farina setacciata nel latte quasi a voler fare la besciamella , e poi ho aggiunto i tuorli dopo poco. Ogni tanto me ne invento una per cercare di trovare la scappatoia contro il grumo infame: in questo caso me la giocavo sul fornello elettrico, come dire grumo sicuro. E non so se ad ciortam* , ma il grumo non c'e' stato.
    L'ho fatta ristringere per bene perche' mi serviva bella densa.
    C) Copertura di crema, frutta e glassa.
    Una volta che la crostata era pronta ho sfornato e coperto con la crema pasticcera tiepida ( non bollente), e reinfornato  nella parte bassa del forno spento ,ma ancora caldo, in modo da amalgamare la crema e assicurarmi la completa cottura del fondo.
    Dopo averla sfornata, l ho fatta raffreddare per bene e ho aggiunto la frutta fresca. Non avendo a disposizione gelatina,ho creato una glassa con 3-4 cucchiai di zucchero fatti sciogliere per bene in 1-2 di vino rosso: per bene significa che i cristalli di zucchero devono dissolversi totalmente e che il vino deve esser fatto evaporare per bene. Quindi ho spennellato sui frutti per renderli piu' lucidi.