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mercoledì 23 marzo 2011

Struffoli

Il miele.
Fa intravedere la possibile origine del dolce; si sa, i Napoletani sanno fare il babbà ma l'hanno preso dai Polacchi. E così in effetti gli struffoli pure sono stati importati dalla Grecia.
Difatti è tipico l'uso del miele nei dolci della Grecia e della Turchia.
La struttura di base è fondamentalmente la stessa, magari qualcuno preferisce non mettere l'arancia candita o usa un bicchierino di limoncello nell'impasto ( quando l'ho messo io mia mamma mi ha sgridato perchè essendo un dolce che va fritto , l'alcol potrebbe fare schizzare l'olio e rischiate di farvi male).
Un po come le polpette: di base c'è macinato e mollica di pane, poi ognuno le personalizza a modo proprio e non trovereste mai due polpette uguali in due case diverse . Ma entrambre , probabilmente, saranno ottime :)
Come ogni buon piatto napoletano della tradizione, la componente dello strutto non poteva mancare; anzi, anticamente gli struffoli venivano fritti nello strutto di maiale, che nelle famiglie agiate veniva ucciso proprio nel periodo natalizio. Difatti sono tipicamente un dolce natalizio, ma anche diffusamente si trovano nel periodo di carnevale.

La ricetta prevede pochi semplici ingredienti:
  • Farina 500 gr 
  • Uova 4
  • zucchero 2 cucchiai 
  • burro 80 gr oppure strutto 25 gr.
  • 1 bicchierino di limoncello o rum,
  • Scorza limone grattuggiata
  • Sale un pizzico
  • olio per friggere
  • Miele 400 gr
  • confettini colorati  e confettini alla cannella
  • frutta candita


Definiamo la natura dello struffolo: deve essere piccolo e croccante, ricoperto di abbindante miele.
Per la croccantezza, non va messo il lievito che oltre a gonfiarlo lo rende molle. Per la piccolezza, questa è fondamentale perchè manterrà la giusta proporzione tra  superficie esterna e miele.

Disponete la farina a fontana sul piano di lavoro con uova, burro, zucchero, la scorza grattugiata di mezzo limone, un pò di sale. Dategli la forma di una palla e fatelo riposare mezz'ora. Dividetela in pallottole grandi come arance, da cui ricavare, tanti bastoncelli spessi un dito; tagliateli a tocchettini piccolissimi che disporrete  su un telo infarinato.
Al momento di friggerli, fate bene attenzione prima di friggerli a eliminare la farina in eccesso.
Mettere sul fuoco l'olio abbondante, e lasciarlo scaldare; fare poi la prova con una pallina di pasta. Se sfrigge subito, l'olio è ben caldo. Quindi cominciare a friggerli pochi alla volta e per poco tempo: prelevateli appena li vedete ingiallirsi ,ma attenzione a non farli indorire troppo!Con una schiumarola sgocciolateli e depositateli ad asciugare su carta assorbente da cucina.


Una volta che tutti saranno stati fritti, procediamo a preparare il miele; mia mamma usava fare una parte di zucchero per due di miele. Per cui metteva su fuoco lo zucchero e lo lasciava sciogliere bene in un po d'acqua; poi aggiungeva il miele, e quando cominciava a schiumare buttava dentro gli struffoli, li girava per bene e li disponeva sul piatto da portata. Velocemente, allora, prima che lo zucchero rapprenda versare codette, canditi e confetti. Il rischio qui è che si sbagliano le parti, potrebbe succedere che lo zucchero caramelli troppo, ovvero che una volta freddi gli struffoli saranno durissimi. Quindi se non volete arrischiarvi, usate solo il miele.Il meccanismo è lo stesso; in un pentolone fatelo schiumare, e buttate dentro gli struffoli.
E ditemi se non sono una cosa paradisiaca: ma attenzione. Uno tira l'altro!

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