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lunedì 14 febbraio 2011

Clafoutìs

Mi piace guardare i cuochi in tv, soprattutto per prendere spunto su cose da fare. E ieri mentre ne guardavo uno, è uscito fuori questo dolce: il clafoutis. Nel programma in questione ne facevano una variante con mele e marmellata di prugne, ma la ricetta originale prevede l'uso di ciliegie nere. Quindi, c'è da aspettare qualche mese ancora se volete seguire la ricetta originale!

Intanto vi do qualche informazione sul dolce.
La città di provenienza del dolce è Limousin, in Francia, un piccolo paese alla periferia di Limonges ed il nome deriva dal verbo "clafir" che significa riempire;dolce di tradizione contadina ,veniva usato come un take away dai contadini che lo portavano con se in campagna. Al tempo le ciliegie non venivano snocciolate in quanto cio' evitava la perdita di troppo liquido durante la cottura e dava al dolce un profumo intenso,ma è pur vero che il tempo impiegato per denocciolare ogni singola ciliegia viene sicuramente ricompensato nella degustazione. Il clafoutis classico e' a base di ciliegie ma puo' essere preparato anche con altri tipi di frutta, in particolare quella a polpa soda come i lamponi, le fragole, le albicocche, le pesche, l'uva, le mele e le pere: in questo caso, viene chiamato piu' propriamente "flognarde". Esistono anche varianti salate, in cui al posto dello zucchero si mette formaggio. Un'ulteriore variante è di utilizzare, al posto della farina pane raffermo senza crosta bagnato di latte o succo di frutta.


Ingredienti del clafoutis classico:
200 ml di latte
3uova
100 gr. zucchero
90 gr. farina
1 bustina di vanillina
un pizzico di sale
se piace un cucchiaio di liquore profumato (brandy)
frutta qb.

Sbattere le uova con lo zucchero fin che non si sian ben montate; aggiungere la vanillina e la farina mescolando bene perchè non restino grumi, il latte a poco a poco e il cucchiaio di liquore. Distribuire la frutta tagliata in pezzi grossi (per albicocche e susine basta dividerle a metà, le pesche in quarti, le ciliegie dovrebbero essere lasciate intere con i noccioli, così vogliono gli integralisti) sul fondo di una tortiera leggermente imburrato e cosparso di zucchero. Versare il composto e mettere nel forno scaldato a 180° per una quarantina di minuti.
Servire tiepido, freddo,a temperatura ambiente, insomma, come piace di più, magari appena spolverato di zucchero a velo.

Fonte: http://blog.libero.it/sconfinando/5157696.html

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