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venerdì 31 agosto 2012

Le onde del Danubio

No, non il rustico.
Ma giacchè siete arrivati fin qui, date un'occhiata a questo dolce semplice ma accattivante  : FALE DUNAJU ,appunto"Le onde del Danubio ". La torta al taglio presenta una caratteristica onda dovuta all'affondo delle ciliegie ( o qualsivoglia frutto) nell'impasto; poi una crema e uno strato di glassa al cioccolato la completano . Se un giorno dovessi andare in Polonia dovrò ricordarmi di portare i miei pantaloni larghi!

Ingredienti :
  •  3 uova
  • 150 g di zucchero
  • 150 ml di olio
  • 150 ml di latte
  • 2 tazze di farina
  • 3 cucchiaini di lievito in polvere
  • 2 cucchiai di cacao
  • 2 cucchiai di latte
  • 350 g di amarene sciroppate o ciliegie

Montare i bianchi a neve ben ferma, aggiungere lo zucchero e montare un altro poco. Montare i tuorli , versare lentamente l'olio e continuare a sbattere. Quindi setacciare alternando la farina con il lievito ed  il latte,  mescolando tutto il tempo. Unire i bianchi mescolando dal basso verso l'alto, per evitare di smontarli. Dividere la pasta in metà; in una aggiungete una parte di cacao e 2 cucchiai di latte , mescolando. Rivestite con carta da forno la tortiera, mettete dunque  la parte bianca dell'impasto, poi sopra quella con il cacao e con il dito affondare le ciliegie.Cuocere in forno per 30 minuti a 180 ° C. Lasciate freddare.

 per la crema:
  • 400 ml di latte
  • budino alla vaniglia in polvere (40 g)
  • 1 zucchero vanigliato pacchetto (16 g)
  • 2 cucchiai di zucchero
  • 2 cucchiai di liquore
  • 250 g di burro (a temperatura ambiente) 
 Versare il latte nella pentola, aggiungere la polvere di budino, lo zucchero. Addensare a fuoco basso, dopodichè  togliete dal fuoco e versate la crema in una terrina con un colino (evitando eventuali grumi) e  coprite con pellicola trasparente ( per non creare una pellicina), lasciar raffreddare.
Montare il burro a crema, aggiungendovi il budino fatto in precedenza e due cucchiai di liquore. Mettere quindi questa crema sulla  torta  e lasciar  rapprendere in frigo per qualche ora.

per la glassa:
  • 200 g di cioccolato fondente (o metà e metà con latte)
  • 70 g di burro
Sciogliere il cioccolato a bagnomaria con il burro e mescolare fino a che liscio.Stendere sulla crema ,facendo attenzione a che sia lisciio ed omogeneo

giovedì 30 agosto 2012

Cheesecake su fondo Brownie e Mou


Il sernik è una cheesecake polacca fatta con uno speciale formaggio, equivalente nostro è la ricotta. E' un dolce veramente molto amato, e ne esistono le più svariate versioni. Ultimamente devo dire che ho scoperto la Pasticceria Polacca, e me ne sono innamorata! Quella che vi do oggi è un riadattamento della Sernik che potrete consultare se volete qui;io ho tradotto e chiesto un po di info , e ho cercato di snellirne i passaggi ( ad es, ho tolto lo sciroppo al caffè al momento di servirla). Tra un mesetto dovrei farla e per allora spero di ottenere il risultato della foto! Mi viene l'acquolina solo a vederla... La torta presenta quindi 4 strati:un brownie-uno strato di mou con noccioline-cheesecake alla vaniglia-strato sour cream

 Per il Brownie: 120 g di cioccolato fondente amaro • 120 g di burro • 70gr di zucchero  • 2 uova grandi • 70 g di  mandorle tritate o farina di mandorle • 2 pieno cucchiai di farina • 1 cucchiaino di lievito
 Preparare la tortiera con un diametro minimo di 26 cm - 24 cm . Togliere dal frigorifero tutti gli ingredienti. Per il fondo, preriscaldare il forno a 170 gradi: fondere il cioccolato e il burro al microonde, e raffreddare . Formare poi un composto omogeneo con questi e zucchero, uova, mandorle tritate, farina setacciata, lievito. e cuocere per 10 minuti in forno . Far raffreddare

Per il mou : 510 g di  latte condensato • 75 g di arachidi  trite finemente 
 Preparate la crema di dulche de leche; si fa bollire per 3 ore il barattolo di latte condensato, chiuso, in una pentola piena d’acqua che lo vada a coprire del tutto (altrimenti scoppia). Spalmatela sul brownie raffreddato e cospargete le noccioline,se le gradite.

Per la sour cream 200 g di yogurt bianco • 2 cucchiai di zucchero 

Per il Cheesecake500 g di mascarpone • 250 g di ricotta • 125 g di Philadelphia • 3 cucchiai di amido di mais  • 150 tazza di zucchero • 5 uova • panna 60gr  • 3 cucchiai di zucchero vanigliato  e un baccello
In una grande ciotola mettere tutto il formaggio e mescolare brevemente. Quindi aggiungere l'amido, lo zucchero e frullare. Aggiungre le uova una per volta, assicurandosi prima di aggiungere la successiva che si sia amalgamata nel composto . Unire la panna e i semini della vaniglia. Versare la crema al formaggio nello stampo su brownie e latte condensato con un cucchiaio e mettere in forno preriscaldato, e cuocere prima per 15 minuti a 170 gradi dopodichè ridurre la temperatura a 120 gradi per 90 minuti . Versare poi la sour cream e alla stessa temperatura far cuocere altri 15 min.Una volta cotta, è fondamentale aspettare che raffreddi completamente. Dopo il raffreddamento, mettere la torta in frigorifero. Dopo 2 ore di raffreddamento, la torta sarà rappresa e sarà quindi possibile tagliare i bordi con un coltello e rimuovere dal bordo. E ancora in frigo per alcune ore .


Snickerdoodle Cookies

Uno snickerdoodle è un tipo di biscotto a base di burro , zucchero, farina e cannella con una superficie crepata, croccanti all'esterno e morbidi dentro. Sono probabilmente di origine tedesca, dato che il nome potrebbe risultare da una corruzione della parola tedesca Schneckennudeln (lett. "spagnetto lumaca") , una specie di pasta, o dalla parola "ghigno" - Schnecke . Normalmente l'uovo non ci va ma nella ricetta che ho trovato c'era. :)

Ingredienti:
  • 110gr. di burro, ammorbidito
  • 200gr. di zucchero
  • 1 \ 4 di cucchiaino di bicarbonato di sodio
  • 1 \ 4 di crema del cucchiaino da tè di tartaro
  • 1 uovo grande
  • 1 \ 2 cucchiaino di vaniglia
  • 200 tazze di farina
  • 4 cucchiai di zucchero semolato
  •  2 cucchiaini di cannella


Preriscaldate il forno a 375 gradi. In una terrina, sbattere il burro a media velocità per 30 secondi. Aggiungere zucchero, bicarbonato di sodio, e crema di tartaro. Sbattere fino ad unire, raschiando i lati della ciotola di tanto in tanto. Sbattere l'uovo e la vaniglia ben bene. Unire la farina, e mescolare col mixer. Coprire con pellicola trasparente e metter in frigo per un'ora. Unire i 4 cucchiai di zucchero semolato e i 2 cucchiaini di cannella in una ciotola a parte. Modellare la pasta in   palline e passarle nella miscela di zucchero cannella a impanarle. Distanza su un foglio d carta forno almeno 2cm le une dalle altre . Cuocere per 10 a 11 minuti o fino a quando i bordi sono ben dorati. Trasferire i biscotti su una gratella a raffreddare

sabato 25 agosto 2012

Kitchen Aid America: ...Only the brave!

E' da quando l'ho visto che me ne sono innamorata e sogno di avere un bel KitchenAid, ma il prezzo per me è un deterrente. Pensandoci a mente fredda 600euro per una macchina ad uso domestico saranno mica un po' tantini? In fin dai conti lo userei per i dolci, che se nn faccio è meglio ( vedi cosciotti ).

 Poichè un uccellino si trova in America, stavo valutando di farmene prenderne uno lì visto che costano moooolto meno!

Vantaggi: risparmio 50%, nessuna spesa di spedizione. 
Svantaggi: usare un trasformatore 100v-50h.



In Italia i valori di corrente sono diversi:  negli USA la tensione è di 120volt e gli hertz sono 60, in Italia la tensione è 230volt e gli hertz sono 50. Ciò impone l'uso di un trasformatore di corrente, che costa un poco tra l'altro. Ho letto varie cose qui e lì: tipo che affinchè il bigboy possa lavorare in Italia bisogna usare  un trasformatore con tensione in uscita del 20% più bassa,  di 100volt   (e non 110 ) . In questo modo si eviteranno danni alla macchina, ma purtroppo ne risentirà la potenza che si ridurrà del 20% appunto . Questo perchè secondo alcuni la macchina americana lavora a 50hz, quella italiana a 60hz: però su questo punto mi sorge qualche dubbio giacchè sulle schede tecniche alla voce herttz mi danno un rnge di 50-60...
Ma boh, io di elettronica non ci capisco niente: per quanto ne so una volta inserita la spina di un eletrodomestico ci sono gli umpalumpa o le blatte che girano tipo criceti su ruote e me lo fanno funzionare, l'enel poi provvede a ripagarli. La casa produttrice  sconsiglia l'utilizzo al di fuori degli Usa, e se ho ben capito la garanzia la lasciamo oltreoceano. Il punto è: conviene prendere un KitchenAid dall'America??
Se qualcuno ha avuto i miei stessi dubbi, o per chi li ha risolti, ...Illuminatemi!

venerdì 24 agosto 2012

Torta SpongeBob e Patrik


...E La fine arte di arrangiarsi !


Questa torta in realtà l'ho fatta a Luglio, ma mi ero dimenticata di pubblicarla.
Ho avuto pochissimo tempo per farla, infatti alcuni particolari non sono proprio rifiniti benissimo.

Inoltre avevo pochissima pasta di zucchero, ed ho cercato di ottimizzarla creando i principali personaggi poi con i rimasugli ho fatto polipetti , alghe e pesciolini . Non avevo neanche il burro, per cui ho usato la panna semplicemente colorandola di azzurro in due tonalità; l'orlo inferiore è glicine (vorrebbero essere conchigliette) e quello superiore bianco (la spuma del mare). Per la sabbia ho tritato finemente biscotti, mentre per le stuoie ho usato salatini alsaziani.

 Il mio nipotino compie gli anni ad agosto, e non può mai festeggiare con gli altri bimbi. Allora io e mia sorella il giorno prima della chiusura dell'asilo abbiamo pensato di organizzargli una piccola festa a scuola; questa tra i bimbi è quella che Freud definirebbe la FASE DELL'INVIDIA. So che tutti i bimbi quel giorno schiatteranno d'invidia perchè loro una zia che gli fa una torta con il personaggio preferito forse non ce  l'hanno. Mi piace farlo sentire un leoncino al centro dell'attenzione. Lo so, lo so. Deontologicamente scorretto, però... I nipoti zo piezz e' core

lunedì 20 agosto 2012

Storia ed Evoluzione della cucina a Napoli

L'ingresso dei Francesi a Napoli si ha con Carlo d'Angiò, fratello del re di Francia, che subentra a Federico ll ,portando al suo seguito una vasta corte e donando alla città dignità di capitale, migliorando le strade e abbellendo la città ed erigendo castelli roccaforte del potere, Castelnuovo, e fortezza per protezione della città, Castel S. Elmo.
Alla corte degli Angioini fu scritto uno dei più antichi trattati di cucina medioevali, il Liber de coquina,che riporta ricette provenienti da diverse corti, di influenza francese e napoletana, araba, spagnola e di altre regioni italiane.
 Gli Angiò perdono prima la Sicilia, poi Napoli che devono cedere agli spagnoli Aragonesi; fu una lunga dominazione quella della corona Aragonese in cui si alternarono alti e bassi. Se da un lato ci fù un boom demografico ,dall'altro peste e calamità come l'eruzione del Vesuvio ne decimarono la popolazione.
La rivolta di masaniello
Napoli soffrì anche dello spostamento delle rotte commerciali dal Mediterraneo all'Atlantico ,e per varie ribellioni interne, la più famosa delle quali fu quella di Masaniello per l'esasperazione delle classi più umili verso le tasse aspre imposte sugli alimenti .
 Nel libro “Il ritratto di Napoli”, Giovanbattista del Tufo descrive Napoli e  il suo popolo. La gente ha fame,si arrangia come  può , con cibi poveri e dai sapori agrodolci; frutta e verdura, particolarmente i broccoli conditi con sarde, soffritto d'aglio, e  limone. Prugne,  uva passa e pinoli, mandorle e cannella condiscono la carne.
 Nel XVIII secolo, la città di Napoli vide tra i più importanti interventi urbanistici e riqualificazioni territoriali , rafforzò i suoi status politici, artistici, culturali, sottolineando il proprio ruolo tra le principali capitali europee , e l'opera di Carlo fu continuata dal figlio Ferdinando IV che regnò per ben sessantacinque anni . Il carattere di Ferdinando, la sua educazione triviale e la sua scarsa attenzione ai doveri regali fecero ben presto sì che le redini del regno passassero nelle mani della Regina, Maria Carolina d'Austria, sorella di M.Antonietta.
Ferdinando e Carolina
 Nel '700 diviene sempre più importante l'influsso della cultura francese in tutt'Europa, anche nelle tendenze culinarie e fu proprio la sovrana Maria Carolina ad imporlo; alla corte dei Borbone arrivano i monzù (napoletanizzazione di monsieurs). molti piatti napoletani tipici  quali il ragù (da ragout), il gattò (da gateau), i crocchè (da croquettes) prendono nomi francesi , l’aristocrazia assumeva grandi cuochi perchè  cucinare era una scienzaa pari merito con le altre grandi professioni . Uno dei più grandi cuochi che si distinse nelle corti nobiliari di Napoli fu Vincenzo Corrado, al quale si deve "Il cuoco galante" del 1773 nel quale si sente l'evidente influenza del gusto francese .
 La città partenopea  con la capitale francese fu quella che meglio abbracciò il "secolo dei lumi" , generandone buona parte. Nel 1806 fu conquistata dai francesi, Napoleone mise Murat a capo, ma di lì a poco i Borbone fecero capolino; con la denominazione di Regno delle Due Sicilie Ferdinando I prese il possesso di Napoli e Sicilia .
Ferdinando I, dopo Murat, diede una grande spinta alla cucina popolare; con la caduta degli aristocratici i monzù restano senza lavoro e creano allora le trattorie . I maccheroni con il ragù erano tanto amati dal re, ma erano uno street-food e per poterli servire al cospetto degli altri reggenti fu introdotta la forchetta a 4puntein corte . 
maccheronajo e mangiamaccheroni
 Nel 1833 Ferdinando II di Borbone inaugurò il primo stabilimento per la fabbricazione industriale della pasta, che veniva preparata in numerose trafile . Maccaronari cominciarono a produrre la lasagna festonata lunga e riccia in ambo i lati per contenere meglio nella cottura al forno la farcitura della tradizione.
 Matilde Serao ci fornisce le prime informazioni sulle ricette della classe napoletana più povera nel suo Ventre di Napoli .
Nella Napoli capitale del regno, i Borbone diedero avvio, relativamente in poco tempo, a numerose innovazioni nel campo dell'industria, nella civilizzazione , nell'agricoltura e nell'impreditoria, oltre che sulla cultura e architettura. Francesco II, ultimo re del regno delle Due Sicilie, salì al trono nel 1859 
Il Re Francesco era noto per la sua passione per le lasagne, pasta molto in uso al tempo . Ippolito Cavalcanti nel ”Gattò di lasagnette alla Buonvicino" ci racconta con dovizia tutti gli ingredienti che compongono la preparazione.Le migliori ricette della cucina napoletana dell'800 sono riportate dallo stesso Ippolito che pubblica nel 1837 la "Cucina teorico-pratica" .

domenica 19 agosto 2012

Crema Parigina di Monsieur Careme


                   Ingredienti           
  •  cioccolato fondente g 75
  • latte 1/2 litro 
  • 3tuorli + 1uovo 
  • cacao in polvere g 40
  • baccello di vaniglia
  • zucchero g 75  

In un tegame a doppio fondo  mettere il latte, lo zucchero , il baccello di vaniglia aperto, il cacao e il cioccolato in pezzi. Scaldare a fuoco basso, mescolando  fino al primo bollore, quindi lasciare raffreddare. Rimuovere la vaniglia  .Scaldare il forno alla massima temperatura.  Sbattere le uova e versarle nella  crema di cioccolato ormai  raffreddata.  


Versare , passando il liquido con il colino, in piccoli pirottini e disporli a bagnomaria, ovvero adagiati tutti in una teglia piena d'acqua  e coprire con  carta d’alluminio. Cuocere per 15 minuti al max,  spegnere e lasciarli 20 minuti  . Per vedere se cotti agitate una coppetta: se   oscillare al centro è cotta, se crea  pieghe no quiindi lasciare nel forno per altri cinque minuti. Lasciare raffreddare  prima di servire.

sabato 18 agosto 2012

Napoleon : quando a tavola si faceva l'Impero


La torta Napoleon è una torta Russa il cui nome divide in cucina;  alcuni  credono sia stata concepita per la celebrazione del centenario della liberazione di Mosca e della disfatta di Napoleone  ;  altri invece credono sia riconducibile alla tecnica Napoletana di disporre il cibo in strati, quindi in tal caso il nome sarebbe dovuto alla peculiarità della tecnica.
C'è da dire che il dolce si diffonde dopo la caduta dell'impero, nello stesso periodo in cui Goethe nel suo diario“ Viaggi in Italia” racconta  della Lasagna Napoletana . Bisogna inoltre sottolineare che è un periodo di vivaci scambi culturali. In particolare tra Napoli e la Francia i rapporti furono secolari, tant è che moltissimi francesismi sono nella lingua sartù m. "sformato di riso al sugo  "  Dal fr. surtout 'grande pièce de vaisselle'. 

E' verosimile poi che trattandosi di una variante della francese millefoglie abbia assunto questo nome per essersi diffusa nel periodo Napoleonico grazie al cuoco Careme che proprio in quel periodo definì e diede finezza alla mille-foulie, che prima di lui de La Varenne aveva trattato nel " Le Cuisinier françois " descrivendo   le 'girate' che ancor oggi conosciamo e fornendoci la versione moderna di una ricetta  molto più antica; già gli Etruschi ne avevano una  simile con l'olio, la Placenta, e poi i Greci , la Baklava che ha tanti strati quanti gli anni di Cristo, e via dicendo.

La torta Napoleon è l'esempio di come la tradizione sia un continuo divenire nella storia .

Napoleone non era un'estimatore della cucina  ma capì che era un'arma da sfruttare per fare colpo sui popoli ed enfatizzare l'impero, intuendo l’importanza del messaggio mediatico trasmesso dall bon ton dei  francesi e perciò incoraggiò i suoi ministri e consiglieri ad organizzare banchetti e feste .Adornava queste tavole con sculture maestose di zucchero che facevano da centrotavola per celebrare le battaglie  trionfali ed evidenziare davanti ai commensali chi fosse il capo. Varenne aprì la strada alla cucina francese in tutta Europa, che di lì a poco sarebbe stata assunta a modello dalle corti aristocratiche del vecchio continente; la sua regola era la semplicità , esaltando il sapore originario degli alimenti anzicchè cercare di coprirli con le spezie .

Talleyranduomo della Rivoluzione e della Restaurazione, ministro di Napoleone , fu il primo datore di lavoro di Carême e lo spinse a proseguire la tradizione dettata da de Varenne nel creare un nuovo modo più raffinato di preparare e  presentare i piatti utilizzando erbe aromatiche fresche, verdure e salse semplici con meno ingredienti.
Talleyrand

 E questa semplicità fu premiata proprio dall'imperatore Napoleone che preferiva una cucina semplice e povera , forse a cause di quell' ulcera che ne ha reso peculiare e celebre la postura; infatti gli storici sostengono che la mano sotto la giubba fosse dettata da questa condizione . E così Napoleone passò la patata bollente a Talleyrand , a cui tra l'altro dobbiamo la geniale idea di grattare il cacio sulla minestra;gli fu chiesto di allestire una tenuta apposita alle porte di Parigi per ricevimenti diplomatici .  Per tutta la sua vita il camaleontico Talleyrand fu così abile a sfruttare le debolezze degli uomini a tavola e sedurre i diplomatici nemici, che nessuno trovò scandaloso ad esempio che un paese sconfitto  quale la Francia di Napoleone potesse sedere al tavolo della pace tra le grandi potenze . Il suo motto era: 'quando un negoziato va male, bisogna dare un pranzo!'. La magnificenza dei banchetti obbediva a un calcolo preciso: stupire gli invitati avrebbe aperto la strada alla simpatia e al consenso. Servì tutti i regimi, monarchico, rivoluzionario, imperiale, di nuovo monarchico .

Talleyrand per questi ricevimenti pensò subito di assoldare in prima linea il suo cuoco Carême a cui però sottopose un piccolo test per verificare se fosse adeguato alla carica da coprire: creare il menu per un anno senza ripetere alcun piatto e utilizzando solo prodotti di stagione.
 Carême e il capello in cucina
Carême passò brillantemente la prova, e rimase alle dipendenze di Napoleone per qualche anno; poi caduto l'impero  passò  al servizio dello zar Alessandro I e di Giorgio IV d'Inghilterra. Careme ,come racconta Jean-Francois Revel, proveniva dai bassifondi parigini; trascorse una stentata giovinezza ed  il padre non riuscendo a sfamare tutti e 25 i fratelli, lo abbandonò su una strada dopo avergli offerto un ultimo pasto d'addio in trattoria  .
Fu così abbandonato sulle scale di Parigi  a dodici anni ,ma non si diede per vinto e si diede prima  a fare il garzone di una cucina in cambio di vitto e alloggio, poi divenne apprendista presso la celebre pâtissierì di Sylvain Bailly, il cui negozio era nei pressi del Palazzo Reale; Carême divenne famoso al tempo per le sue sculture di zucchero e marzapane che ricostruivano in scala e in modo dettagliato templi, piramidi,cascate ed altre strutture architettoniche che andava a studiarsi nella vicina Bibliothéque Nationale. A lui si devono alcune importanti rivoluzioni in cucina e in pasticceria;ad esempio, introdusse la divisa bianca per una maggiore di pulizia e l’uso di cappelli di altezze diverse a seconda del grado gerarchico in cucina.

Ricetta: Torta Napoleone


  • 400 g di farina
  • 200 g di burro
  • 1 uovo
  • 2 cucchiaini di aceto
  • un pzc d sale
  • 125ml d acqua 

Per la crema*:

  • 1 litro di latte (io ne ho usati 800ml )
  • 2 tuorli d'uovo
  • 160 g di zucchero
  • 2 cucchiai di farina
  • 2 cucchiaio di fecola 
  • vaniglia
  • 120 g di burro montato a crema +120 zucchero a velo  **dovendola rifare io metterei della panna montata per nn appesantire troppo la crema.
*In alternativa a questa crema di latte potrete usare mascarpone e latte condensato

Mettete  l'uovo,l'acqua e l'aceto in una scodella e mescolate. 
Intanto in una ciotola mettere nella farina il burro freddo tagliato a cubetti, e sfrigolarlo con le mani. Aggiungete quindi l'uovo-acqua-aceto nella farina burro e mescolate fino ad avere un impasto omogeneo.
 Dividere l'impasto in 8-9 palline uguali e porre nel frigo per almeno 3 ore.

Intanto prepariamo la crema:
Battere i tuorli con lo zucchero, unire un bicchiere d latte e portare sul fuoco lento continuando a mescolare costantemente.Quindi aggiungere la farina, setacciandola lentamente e poco a poco unire il resto del latte .
Otterrete una crema al latte delicata; come aroma io ho aggiunto i semini da 5cm d un bacello d vaniglia .
mettete a raffreddare coprendo con pellicola per evitare il formarsi di una pellicina in superficie.
Montare il burro fermamente aggiungendo un pò per volta lo zucchero; quando la crema fatta prima sarà fredda, aggiungere il burro montato .
  
  Fatta la crema, procediamo a fare gli strati; prendetene dal frigo uno per volta e ponete su carta da forno. schiacciate ed appiattite la pallina, sovrapponete con un altro foglio di carta forno e stendete l'impasto con il mattarello come fosse una piadina. Aiutatevi con una sagoma, io ho usato un piatto largo sovrapponendolo al disco e tagliando gli eccessi d pasta. Molto importante: bucherellate tutta la superficie come fosse un colabrodo! Portate il foglio d carta forno su cui è disteso il disco sulla teglia da forno e cuocere in forno caldo 200° per 4 minuti ,lo vedrete diventare ambrato; l' estrazione del disco dal forno è un processo molto delicato. Procedete in questo modo: sfilate il foglio su una superficie rigida come fa il pizzaiolo e lasciate che si freddi prima di muoverlo, altrimenti si spezzerà. Assemblate tutti gli avanzi tagluzzati e formare un nuovo disco, cuocete in forno e sfrigolate fino ad ttenere briciole che userete per coprire la torta. Quando gli strati saranno tutti cotti e freddi, riempite gli strat cn la crema. Decorare la torta sopra e  ai lati con le briciole  e lasciare  per una notte  nel frigo a riposare.

Per decorare l'ultimo strato ho stemperato con cioccolato e poi messo le briciole.

Kremówka : L'Epifania d'un papa.


La Kremówka è un dolce polacco costituito da due strati di pasta sfoglia, ripieni di uno spesso strato di crema ( panna montata, crema al burro, crema pasticcera alla vaniglia , meringa) . E' anche nota come napoleonka, infatti costituisce una variante del mille-feuille  nota anche come Napoleone - un dolce francese composto da tre strati di pasta sfoglia ripieni di crema o marmellata   . Per restare in patria, a me ricorda il diplomatico. Il dolce è oggi conosciuto per essere il preferito di Giovanni Paolo II , che per sua stessa ammissione  scommise con i suoi compagni nella città natale di Wadowice chi ne avrebbe mangiato di più. Ebbene, sua santità ne mangiò diciotto  ma non bastarono a dargli la vittoria.  La pasticceria dove il Papa era solito concedersi qualche peccatuccio di gola si trovava nella piazza centrale di Wadowice ed era di proprietà degli ebrei Hagenhuber giunti da Vienna.   

Per prima cosa dobbiamo fare  la Pasta Sfoglia , e qui c'è il procedimento :
  • 250 gr di farina  
  • 250 gr di burro a t. ambiente
  • 125-150 ml di acqua
  • 5 gr di sale
 Formate la classica e al centro accomodate sale e metà dell'acqua,  con le dita  stemperate . Poi poco a poco aggiungere la restante acqua , ottienendo un impasto morbido. Portare il panetto in una ciotola e coprire con un panno umido ( prendete un panno, e lo bagnate cn un biicchiere d'acqua senza che questo grondi ma sia inumidito cos che se l'impasto avrà bisogno, potrà attingere un po d'acqua)  e  fate riposare per mezzora. Prendere ora due tovaglioli sciacquateli bene con acqua freddissima e strizzateli molto bene, ponete uno di questi sulla spianatoia, ponetevi il burro e copritelo con l'altro panno; lasciarlo così esattamente per 20/25 minuti, lo stesso tempo che il pastello riposerà in frigo.  Stendere l'impasto in un foglio quadrangolare spesso un paio di centimetri e largo esattamente il doppio del panetto di burro, poggiare il panetto di burro nel centro di modo che rispetto al rettangolo formi un rombo.

Guardate l'immagine e capirete che non è una lezione di geometria:è peggio. muha-ha-hah.



































Riprendete il panetto, e facciamogli fare altri due giri  ( 3° e 4°) e rimettiamo in frigo per 30min.
 Ripetere il procedimento per i giri  5° e 6° . Col riposo si preserva  elasticità e con le girate si  distribuisce il burro in modo uniformedando in cottura la sovrapposizione dei fogli . Pronta! Per le stesure nella fattura bisogna mantenersi su 1-1.5cm, nella stesura finale cioè per l'utilizzo si stende sotto il cm. dispersione del calore.  Stendere la pasta sfoglia fredda da frigo su un foglio di carta da forno, picchiettarla con una forchetta e infornare per circa 10 minuti a 220°C. A qualcuno piace cospargere la superficie con lo zucchero semolato prima di infornare. Si cuoce in forno statico sotto e sopra , evitando di aprire il forno in cottura per evitare sbalzi che ne compromettano la cottura. Ma se  avete la stessa voglia di applicarvi nella pasta sfoglia della Parodi, la pasta sfoglia compratela già fatta e procediamo. Per ottenere una torta  rettangolare da 10x24x5cm, usiamo 2 fogli di pasta sfoglia e dello zucchero a velo da cospargere successivamente e per la crema possiamo usare della chantilly , formando un sandwhich e lasciandolo riposare in frido per un paio d'ore, preferibilmente una notte. Togliere dal frigorifero quando la crema è fredda e abbastanza rigido.   Spolverare con zucchero a velo e tagliare con un coltello affilato  . Conservare in frigorifero e mangiare il prima possibile perchè dopo due giorni la pasta sfoglia perde freschezza

Crema:

  • 1 tazza di latte
  • 1 tazza di panna
  • 1 baccello di vaniglia 
  • 6 tuorli d'uovo
  • 70 g di zucchero
  • 40 g di maizena
  • 150 g di burro, freddo, tagliato a  dadini
  • Opzionale: 1 cucchiaino di rum

 Far bollire il latte mescolato con panna e vaniglia  . Mettere da parte per 10 minuti  e poi filtrare. Sbattete i tuorli con lo zucchero fino a ben addensare, aggiungere a questi la farina setacciata, mescolando bene e mettere in una pentola con fondo alto. Quindi versare nella pentola il latte caldo, mescolando costantemente e  addensando . Togliete dal fuoco, aggiungere il burro freddo e rum  e mescolare fino a quando il tutto sia legato. Mettere la pentola sul lato e attendere  . Durante il raffreddamento, mescolare di tanto in tanto per evitare la formazione della pellicina in superficie.
 .

Le origini della Polacca Aversana, ovvero Drożdżówki z kremem

Drożdżówki vs Polacca
La polacca è un tipico dolce della città di Aversa che nasce alla fine degli anni '20 dalla rielaborazione di una ricetta data in dono da una suora polacca ad un pasticcere della zona che in segno di riconoscimento regalò per 50 anni ogni domenica questo dolce alle suore del convento. 
A proposito del convento, un paio d' anni fa fece scalpore in città l'esecutivo di sfratto per le Cappuccinelle che nel convento ci stavano dal 1599  ; di quello che avessero intenzione di fare con una struttura tanto desiderabile non lo so, ma la storia di queste vecchie povere clarisse costrette a vedere la luce dopo 50anni di clausura e buttate per strada mi strinse il cuore. Piuttosto preferisco pensare che terminati i 50 anni di polacche gratis, abbiano deciso di migrare altrove come le rondini per portare la loro serafica conoscenza culinaria altrove.  .
La tradizione ha fatto sì che oggi lo tenessimo tanto a cuore: oggi che ci vuole con internet a 'scafutiare' le ricette di ogni parte del mondo, chiunque può modificarla e farla sua una ricetta. Ma cioè che rende questa speciale è il fatto di averne mantenuto intatto il gusto esotico di una terra lontana nel nome stesso e di averne custodito gelosamente la ricetta negli anni.
Convento Capuccinelle d'Aversa
Il dolce non è molto conosciuto al di fuori della città di Aversa, amici di Napoli ne ignoravano l'esistenza, ma chi ha avuto il piacere di provarlo se ne è innamorato. Come l'Hotel Sacher di Vienna, così la pasticceria Munciguerra custodisce gelosamente la ricetta originale. Esistono due formati: quello piccolo che si usa solitamente accompagnata al caffè per fare colazione, e successivamente è nata quello grande a mo' di torta  .  Se non erro c'è una piccola differenza nel'impasto a quano mi diceva mamma, nelle piccole dovrebbe esserci  la patata! Facendo un po' di ricerche sul web è saltato fuori che la ricetta d'origine sarebbe quella dei drożdżówki z kremem, panetti lievitati del tipo pan brioche guarniti con crema . In Polonia i drożdżówki si trovano in diversi formati a ogni angolo di strada  e se ne trovano d'ogni tipo tra  chioschetti e panetterie. Mi direte  che tutto sommato è una brioche  , ma è molto di più: è il cartoccio da trenta paste che bussava alle dieci e mezza  in una mattinata di cervella fusa tra Rocci e Loescher a cercar di decifrare un'astrusa versione in un'aula del Liceo Cirillo , e quel tonfo di trenta vocabolari che si chiudevano all'unisono per sigillare quel quarto d'ora di sano cazzeggio prima di riprendere d'una filata fino alle 2,10 ancora suona festoso nelle mie orecchie.  
E ancora oggi per me il primo morso.. ha il sapore di libertà.

 La Polacca



Ingredienti: 
 Crema  = Pasticcera + amarene sciroppate
  •   4 tuorli d’uovo,
  •  8 cucchiai rasi di zucchero,
  •  4 cucchiai di farina,
  •  un bacello di vaniglia
  •   1/2 litro di latte.  
  •  3 cucchiai di amarene sciroppate
 Pasta:  
  •  700 gr di farina Manitoba 
  • 12 gr di lievito di birra
  • 3 uova medie
  • 150 gr di acqua tiepida
  • 50 gr di latte tiepido
  • 120 gr di zucchero semolato + granella di Zucchero
  • 120 gr di burro a pomata
  • 5 gr di sale 
  • la buccia di un grosso limone grattata

Per prima cosa fare la crema pasticcera, e mettetela a freddare.


Sciogliere il lievito in una tazza con il latte  e l'acqua ben tiepidi assieme ad un cucchiaio colmo di zucchero, aspettare qualche minuto che schiumi. Intanto in una ciotola capiente sminuzziamo il burro nella farina con le mani e creiamo un buco al centro in cui porremo tutti gli ingredienti. Mischiare e lavorare per dieci minuti fino ad ottenere un composto liscio, Mettete a lievitare coperto da un canovaccio al caldo, io di solito uso il forno chiusi, finche' nn sarà raddoppiato il volume. Quindi un'ora e mezza. Tagliare in due la pasta, con una metà foderare  una teglia rotonda imburrata,  stenderci sopra la crema pasticcera lasciando un paio di cm dal bordo, guarnire con le amarene sciroppate e coprire con il secondo disco di pasta,  inumidite i bordi esterni con dell’acqua e sigillare i bordi schiacciando con i polpastrelli Spennellate la superficie con il tuorlo d’uovo e cospargete di granella di zucchero semolato. Infornate per 40 minuti a 180 gradi in forno  caldo . 
Prepariamo il ripieno mescolando  tutti gli ingredienti;dall impasto formiamo  palline e mettiamo su teglia coperta con carta da forno a crescere altri 30 min  . Sbattiamo un uovo e spalmiamolo sopra. Formando un buco al centro della pallina aiutandoci cn una tazzina da caffè mettiamo il ripieno al centro. Cuocere a 180-200 gradi per 15-20 min.

  

venerdì 17 agosto 2012

Île flottante


L' Île flottante  è un dessert francese costituito da  una quenelle di albume e zucchero scottata brevemente in camicia e poi posta a "galleggiare" su una base di crema inglese; le due parti devono essere preparate separatamente, e poi unite prima di servire a temperatura ambiente ; il tutto viene poi condito con caramello e granella di mandorle tostate.  La crema inglese è preparata con i tuorli d'uovo, vaniglia e latte caldo, cotto brevemente; è simile alla crema pasticcera da cui si differenza per la mancanza di farina che la rende meno densa, ma più vellutata e liquida . Si presta quindi ad essere utilizzata come salsa  ,e non farcia, per accompagnare dolci a temperatura ambiente. Il bianco può essere modellato con i cucchiai o con sache-a-poche.  
Sembra che questo dolce fosse il preferito dal Presidente Reagan.

Ingredienti:
  •  2 uova
  • 50 grammi di zuccheo+2 cucchiai
  • 170 ml di latte intero
  •  ½ bacello di vaniglia
  •   20 g di mandorle a lamelle
 Separare  gli albumi dai tuorli,  montare tuorli e zucchero .
Intanto  riscaldare il latte con la vaniglia, versare poco a poco il latte sulle uova mettendo a cuocere a fuoco lento .Mai superare i 100gradi o impazzirà. Filtrate la crema inglese, se necessario, poi versatela in 2 coppette  e raffredare. Montare a neve i 2 albumi con 1 cucchiaino di zucchero ; con sac à poche o cucchiaio  deporre un riccio in un tegame con acqua che sobbolle , nell'acqua “fremente”, e lasciate cuocere, senza far bollire,per un minuto su un lato e poi girate con una forchetta per un'altro minuto.
Decorare con scaglie di mandorle.





giovedì 16 agosto 2012

Come tagliare la spesa anzicchè le vene.

L'altro giorno vi ho parlato dell'esperienza positiva avuta all'eurospin, oggi ho voluto sperimentare il Lidl .
Non che non l'avessi già fatto qualche anno fa, ma allora ero stata colpita negativamente: innanzitutto perchè ricordo di aver guardato tutte le etichette dei succhi di frutta e con mia sorpresa erano tutte " bevande al gusto di " anzicchè "succo/nettare di", comprai dell'arrosto di tacchino assolutamente insapore e dalla consistenza gommosa.Il livello dei prodotti era davvero basso insomma, e mio malgrado dovetti abbandonare l'idea di attingere lì per la mia spesa.
Oggi il Lidl appare totalmente diverso: innanzitutto pulizia e ordine maggiore, con una struttura studiata da non sembrare il dismesso discount di un tempo, maggiori prodotti di provenienza italiana come gli affettati, molti più brands famosi che accompagnano i relativi compagni tarocchi, molti più italiani che si agirano tra gli scaffali un pò come Colombo tra i nativi d'America. Perchè diciamo la verità, noi italiani alle volte siamo strani: qualche anno fa il Lidl veniva accuratamente evitato , si storceva il naso solo a sentirlo, ed era relegato a categoria di terza classe del titanic , e chi ci spendeva veniva additato ...Ma poi è successo qualcosa. Non lo so se la crisi globale o un colpo di calore, ma pare che oggi ci si avventurino più italici. Essì,parlo così perchè c'erano due signore oggi che mi facevano ridere: sembravano addentrarsi in questa oscura foresta, che aveva da offrire frutta selvatica... chissà se possiamo mangiarne o moriremo tutti.

Il  risparmio c'è,ok. Ma non è su tutto.Ma allo stesso prezzo, trovo molti prodotti alla conad o alla coop.
Cioè, massimo rispetto per il Lidl, sia chiaro. Ma più che discount a me sembra  un supermercato .
Comunque ,ecco qua il confronto tra la spesa al Lidl ed un supermercato:

SALSA COCKTAIL            1,55 €       LidL:0.99
SALSA TARTARA              1,55 €       LidL:0.99
SPREMUTA  100% ARANCIA
                                              1,85 €      LidL:1.69
KETCHUP COOP                1,34 €     LidL:1.09
FUNGHI CHAMPIGNONS 2,78 €     LidL:1,49
OLIVE VERDI                      2,05 €     LidL:1,79
BIRRA  Latta                         0,93 €     LidL:0.45
SUCCO LIMONE                1,77 €     LidL:0.39
ARACHIDI                           1,39 €     LidL:1.15
PANE INTEGRALE              2,13 €    LidL:0.85
PANE AL LATTE                 1,61 €    LidL:1.35
TORTA Marmorizz.               0,99 €    LidL:1,29

totale:                 19,94    LidL 13,52
Ergo: 

  1. Non c'è un posto giusto o sbagliato dove fare spesa, ma c vuole un occhio attento tra gli scaffali perchè ci sarà sempre un prodotto che conviene di più in un posto rispetto ad un altro.Quindi valutate voi dove conviene comprare alcune cose, piuttosto che altre. 
  2. In generale il Lidl mi sembra il supermercato a cui rivolgersi se c'è una   festa da organizzare,  una cena , un barbeque con la vasta scelta di stuzzichini, snack, sottoli, vini e birre. Ma per una spesa settimanale,personalmente opterei per l'Eurospin .

martedì 14 agosto 2012

Come risparmiare sulla spesa

Al rientro dalle vacanze , dopo aver fatto lavatrici su lavatrici ed aver aperto porte e finestre per fare passare un poco d'aria, arriva il momento di provvedere agli approviggionamenti e rimpinguare frigo e riserve. Normalmente accade che per default abbiamo un tot d cose negli armadietti ( es. hai la pasta, hai i pelati e ti serve solo il parmiggiano) ,ma quando torniamo dalle vacanze solitamente lo scenario è post-bellico: bisogna comprare tutto!!!Settimana scorsa sono andata a fare la spesa, le famose " due cose per oggi e domani" ed ho speso 39 euro: ma che davvero? Una spesa per cui fino a qualche mese fa spendevo 24 euro, oggi me ne costa 16 in piu???
Ergo: servono dei seri provvedimenti.
Quindi mi metto sul caro google map e cerco il discount più vicino:  a pochi passi, trovo l eurospin . Bah,proviamo.
Devo dire che i prezzi sono competitivi e i prodotti sembrano buoni; ho preso un po di cose random e ho deciso di provarle,così se mi troverò bene tornerò senz'altro.
Ma per quantificare il risparmio ho voluto fare di più; sono andata sul sito di un noto supermercato di cui non farò nome   e ho fatto la spesa on-line delle stesse cose che ho preso all'Eurospin, scegliendo a parità di peso e tipo di prodotto. Ecco le due liste a confronto:

MUESLI ALLA FRUTTA 
2,62 € Confezione Gr 375                  Eurospin: 1,29

TAVOLETTA DI CIOCCOLATO 
0,81 € Confezione Gr 100                  Eurospin: 0.49                  
  
POP CORN  
0,81 € Confezione Gr 100                   Eurospin: 0.49

FAGIOLI  
0,62 € Confezione Gr 380                   Eurospin: 0.29

LENTICCHIE 
0,46 € Confezione Gr 380                   Eurospin: 0.29

TONNO AL NATURALE  GR 80X3  
2,21 € Confezione Gr 240                  Eurospin: 1.65 

PESTO  
1,73 € Confezione Gr 190                  Eurospin: 0.99

INSALATINA ALL'ACETO 
1,24 € Confezione Gr 350                   Eurospin: 0.69

PROSCIUTTO CRUDO  
3,08 € Confezione Gr 100                   Eurospin: 1.65

BRESAOLA VALTELLINA 
2,67 € Confezione Gr 70                      Eurospin: 1.99

WURSTEL DI PURO SUINO 
1,34 € Confezione Gr 250                   Eurospin: 0.55

FORMAGGIO  SPALMABILE  
1,49 € Confezione Gr 200                   Eurospin: 0.75

SOTTILETTE LIGHT CONF. X8
1,65 €                                                 Eurospin:  0.89

LATTE UHT  ps
0,52 € Confezione ml                          Eurospin: 0.39

YOGURT MAGRO 0,1%                    1,8%grassi
0,81 € Confezione Gr 250                   Eurospin: 0.49

 SPINACI SURGELATI                     gr600
0,98 € Confezione Gr 400                   Eurospin: 0.89

CONTORNO  DI VERDURE GRIGLIATE  
1,96 € Confezione Gr 450                   Eurospin: 1.79

INSALATA MISTA MARE SURGELATA        gr300
4,80 € Confezione Gr 410                     Eurospin: 2.69

AMERICAN SANDWICH  
2,18 € Confezione Gr 750                       Eurospin: 1.09
  
PAGNOTTELLE PER HAMBURGER
1,46 € Confezione Gr 360                      Eurospin: 1.35

CARTA IGIENICA CONF. X4megarotoli
3,11 €                                                   Eurospin: 1.99


  ASSORBENTI  LUNGO  X10
1,70 €                                                  Eurospin: 0.99

FORMAGGIO  FETA
2,86 € conf.200gr                                 Eurospin: 1.69
________________________________________________
totale
     40.3                                   25.37

Quindi a parità , il risparmio è stato di 15 euro,
Con un risparmio del 37,5%!

Una cifra che di questi tempi fa la differenza, se non per tutti per molti. Lo so bene che per mancanza di tempo e pigrizia non prestiamo troppa attenzione alla spesa ...Ma se andiamo a riflettere sulle cifre,   il risparmio può essere consistente.Settimanale, mensile, annuo.
Settimanale: 15euro
Mensile: 60euro
Annuo: 720euro!!!

I miei consigli sono:
  • 1. valutare 2-3 negozi nelle vicinanze e confrontare i prezzi dello stesso tipo di prodotto; occhio alla quanità! di fatti a volte a parità di prezzo  corrisponde una quantità minore di prodotto.
  • 2. Offerte, ma con cautela: sono bravi ad infinocchiarci con prodotti che normalmente non usiamo , ma che vediam imbelletati in offerta e non resistiam a comprare. Prima di afferrare l'offerta chiedeevi se davvero necessiate di quel prodotto.
  • 3. Non sempre discount vuol dire risparmio: ci  lasciamo prendere dalla foga del " tanto costa poco" e buttiamo tutto nel carrello, ma fate attenzione perchè alcuni prodotti hanno lo stesso prezzo o prezzo simile rispetto a quelli delle marche più famose,o addirittura inferiore senel supermercato c'è un'offerta .
  • 4. Fare scorta ,quando possibile. Se trovate un'ottima offerta per un prodotto, prendetene qualche confezione in più: caffè,olio,detersivo, carta igienica. Prodotti normalmente medio-alti rispetto agli altri.
  • 5. Ma non stressatevi troppo! infondo fare la spesa può essere un diversivo, un modo per staccare e fare una passeggiata quindi vivetevela con leggerezza, risparmiando! ;)

Spero che questo post possa essere utile e far riflettere qualcuno , Buona Spesa! :)